giovedì 17 marzo 2011

TNT Post: l’involuzione nella "libera concorrenza"

"...sono venuto a conoscenza che non ci troviamo di fronte ad una libera concorrenza, ma bensì ad una libera cessione dei servizi fatta da POSTE ITALIANE a TNT POST, un contratto stipulato ai vertici all'oscuro dei dipendenti, postini ed impiegati, che competono come burattini..."

<<TNT Post è un'azienda leader in un settore dove il servizio al cliente è affidato in prima linea alla professionalità e all'efficienza dei propri dipendenti. Mantenere questo livello di servizio significa garantire che la preparazione delle nostre persone sia sempre ai massimi livelli.>>

Queste sono le parole sul sito dell'azienda leader nel settore della logistica. TNT Post fa parte del Gruppo multinazionale olandese TNT N.V, nasce in Italia nel 1998 attraverso successive acquisizioni di agenzie private di recapito (tra cui lo storico marchio milanese Rinaldi L'Espresso) e altre società di produzione e servizi del settore. Questo servizio è ormai presente sull'intero territorio italiano, dalla Sicilia alla Lombardia. La delocalizzazione da più di 1 anno a questa parte sta avendo uno sviluppo sempre maggiore, grazie anche alle nuove liberalizzazioni del mercato. Ma sarà veramente così? Tnt Post è uno dei primi e più pericolosi concorrenti di Poste Italiane?

E' un ragazzo di 23 anni a raccontarci la sua esperienza di un anno, a Como, presso Servive Post S.r.l., agenzia che ha preso l'appalto da TNT Post sul territorio comasco, sia in città che nei comuni limitrofi, nel novembre 2009.

"Ho lavorato per un anno col mio mezzo di trasporto e benzina a mie spese. Sotto il sole, con la neve e la pioggia, senza neanche vestiario e borse decenti per riparare me e le lettere dall'acqua." Parole che dimostrano disorganizzazione, ma anche illegalità nell'uso del proprio mezzo non consono al servizio, diritto ormai ottenuto dal fattorino più di 20 anni fa.

"La cosa che più mi faceva arrabbiare, però, era il contratto, assolutamente irrispettoso ed indegno per qualsiasi lavoratore; per questo la ditta a Como cerca di assumere personale extracomunitario che non è solito a lamentele e soprattutto si accontenta anche di lavorare in nero".

Lavoro nero, perché è questo che si camuffa dietro il contratto. I portalettere ricevono una busta paga in cuil'80-90% del totale netto viene indicato sotto la voce -Trasferta -, che come tutti sappiamo spetterebbe ad un dipendente che usa il mezzo aziendale per viaggi di lavoro, sottraendo così, all'ipotetico imponibile, i contributi.

"Lavoravo dalle 6 alle 12 ore al giorno quando il flusso di corrispondenza lo richiedeva. Il contratto, se così lo si può chiamare, prevede un pagamento a cottimo, 10 cent a lettera, più la retribuzione di 2 ore giornaliere al minimo sindacale di un contratto multiservizi, non riconosciuto da CGIL, CISL e UIL, che non viene utilizzato neanche dalle cooperative, perchè su un monte di 8 ore giornaliere si arriverebbe a percepire 600-700 euro netti al mese". 

Solo due ore al giorno regolarmente stipendiate: 1/4 di ferie, malattie, tredicesima, liquidazione e contributi per la disoccupazione. Retribuzione a cottimo, come per la raccolta di arance e pomodori, solo che in questo caso si tratta di distribuzione di lettere ed il settore è il terziario. Tutto questo, molto probabilmente, per incentivare la celerità nella consegna, un fattore inversamente proporzionale a qualità e sicurezza del lavoro. Ogni anno decine di fattorini sono vittime di gravi incidenti, alcuni dei quali mortali: un ricordo particolare per Roberto Scavo, ragazzo vent'enne comasco, morto il 10 Marzo 2008 mentre adempiva il contratto trimestrale con Poste Italiane. Come riconoscenza del suo sacrificio, di lavoratore precario, i familiari hanno ricevuto una "modesta" cifra di 1700 euro, utile a coprire, in parte, i costi della sepoltura.

"Consegniamo posta, ordinaria e raccomandata, molto delicata: documenti di quasi tutte le banche, assicurazioni di ogni tipo, bollette, fatture d'importantissime società di telecomunicazione e posso assicurare che vista la disorganizzazione ed il malumore dei dipendenti, il servizio è veramente scadente. La posta è quasi sempre consegnata in ritardo ed in alcuni comuni, quelli più scomodi, come il comune di Brunate, si arriva a ricevere la posta massimo 1 volta al mese. In particolare ci sono parecchie lamentele per quanto riguarda la raccomandata: gli utenti dei comuni che devono ritirarla in ufficio, sono obbligati a recarsi all'unico ufficio in centro città e percorrere anche più di 15 Km, da zone come Lurate Caccivio ed Erba." 

Se in città della Lombardia la situazione è questa, come può essere la qualità del lavoratore e del servizio in luoghi dove la precarietà è più alta e la densità della popolazione è più bassa, come in Sicilia o in Sardegna per esempio?

Questa è la realtà del "portalettere del futuro", la libertà che il lavoratore, in questo caso il fattorino, ha ottenuto grazie alla liberalizzazione del mercato della corrispondenza. Disoccupato dal 1° di gennaio, perchè ha deciso di rifiutare UN altro anno (obbligatorio) a tempo determinato alle medesime condizioni; la rabbia dell'ex dipendente non finisce qui: "Contattando sia CISL che CGIL sono venuto a conoscenza che non ci troviamo di fronte ad una libera concorrenza, ma bensì ad una libera cessione dei servizi fatta da POSTE ITALIANE a TNT POST, un contratto stipulato ai vertici all'oscuro dei dipendenti, postini ed impiegati, che competono come burattini. Ma forse di questo sarà meglio parlarne un'altra volta.

TNT post: sure we can... Sure?! Ma de ché??

fonte: www.agoravox.it
di Michele Donà (sito)


4 commenti:

  1. E ce ne sarebbero da dire più approfondite su tnt....dove anche io lavoro...

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  2. Tutti scontenti, io invece sono così felice di lavorare in Tnt Post, il contratto è ottimo e posso dire che il ragazzo di Como che ha commentato, probabilmente ha fatto parte di una Cooperativa che lavorava per qualche partner Tnt. Se così fosse allora posso credergli, in primis perché prima di conoscere la vera Tnt Post ho lavorato in maniera identica a lui, dper una cooperativa che mi ha sfruttato fino all'osso, con mezzo e benzina miei, malattia non pagata, assenze giustificate non pagate, pagamento a cottimo, più lavori e più guadagni... quando stai male nessuno ti tutela! Io ho subito anche queste situazioni per cui posso criticare benissimo determinate affermazioni. In secondo luogo vorrei dire ai vari signori della TNT che sputano nel piatto dove mangiano che se la cosa non gli sta bene se ne possono pure andare dato che in giro c'è gente che prenderebbe volentieri il loro posto, non solo, nel mio giro ho fatto conoscenza con vari postini Poste Italiane e vi posso garantire che non sono molto contenti della loro Azienda, infatti (anche se a mo' di battuta) mi chiedono se dove sto io ci stanno assunzioni XD
    E se poi vogliamo dirla tutta, ho potuto constatare spesso e malvolentieri che dentro i condomìnii i signori postini delle poste italiane lasciano il pacco della corrispondenza, ben legato col nastro bianco, direttamente nell'àndito del palazzo, manco infilano la posta nelle cassette!!! Per cui chi è senza peccato scagli la prima pietra! Felice di lavorare per TNT post anche se a qualcuno il rospetto non scenderà giù! (Sti c***i!!!)

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    1. si puo sapere che tipo di contratto hai e come vieni pagato. grazie

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  3. io lavoro per un partenr che tutto sommato non ci tratta malissimo, ma solo perchè abbiamo lottato per avere qualche diritto.. la colpa e dell'alta dirigenza TNT che non si fa carico di permettere ai partner di poter gestire con dignità le assunzioni... ma lo scandalo uscira fuori, sfrutterò fin che posso sti ladri, ma la faccenda uscirà fuori e chi dovrà pagare pagherà...

    Il problema principale è che ci si approfitta del bisogno della gente che pur di non perdere la pagnotta non denuncia nulla.. con 15 colleghi abbiamo denunciato alla cgil la faccenda col risultato che tnt ha dovuto sborsare fior di quattrini..

    DENUNCIATE STE SITUAZIONI E NON ABBIATE PAURA DI PERDERE IL POSTO, PERCHè TANTO NON LO PERDETE... DA QUANDO ABBIAMO DENUNCIATO LA SITUAZIONE PIAN PIANO STA CAMBIANDO, E SE TUTTI LO FACESSERO IL SEGNALE SAREBBE ANCORA PIù FORTE...

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