sabato 12 marzo 2011

Liberalizzazione postale del 01/01/2011

3, 2, 1, eccoci. 01/01/2011. L'ora X per gli operatori postali.
Ma cosa succede? Dopo più di 2 mesi non è cambiato nulla!!
Già! A quanto sembra il disegno di legge che recepisce la direttiva europea in materia è pronto e reso pubblico, ma non ancora attuato, quindi di fatto a tutt'oggi la liberalizzazione non è partita..
Poco male potremo dire, qualche mese in più non sarà un grosso problema. Il vero danno è la legge stessa per come è stata recepita. Infatti è ben noto, per chi si è tenuto aggiornato in questi mesi, che la liberalizzazione avverrà ma solo in parte. Lo stato, infatti, ha concesso agli operatori postali "un contentino" soltanto. Ovvero escono dalla riserva (dicesi riserva postale quanto può essere gestito solo dal fornitore del servizio universale) le lettere sotto i 50 grammi o di valore inferiore a 1,50€, gli atti amministrativi della PA mentre rimangono sotto riserva gli atti giudiziari.
Ora analizzando la situazione è facile capire che poco cambierà anche dopo la legge attuativa.
In particolare le lettere sotto riserva, veniva ugualmente gestite dalle aziende private offrendo un servizio a valore aggiunto quale la data e ora certa. Cioè le lettere sotto i 50 grammi o di valore inferiore a 1,50€ erano comunque gestite da società private in modo legale. Aggiungo che gli atti amministrativi grazie a gare ed affidamenti ad Hoc da parte di comuni e PA erano anch'essi gestiti spesso da società private. Allora mi chiedo, cosa sarà la liberalizzazione postale una volta attuata? Lascio a voi le riflessioni sul caso. E' ovvio che lo Stato Italiano ha gestito la situazione prendendo accordi anticipatamente con Poste Italiane, addirittura garantendogli il servizio universale per altri 15 anni.
Per completezza voglio aggiungere che non per tutti questo è un male.
Infatti la liberalizzazione era attesa, in modo particolare, per l'affidamento del servizio universale a società diverse da Poste Italiane. In alcuni stati il servizio è stato spezzettato affidandolo a società private locali. Visto e considerato che in italia le società in grado di gestire questo servizio sono pochissime (vedi TNT post o altri piccoli consorzi locali), visto quanto detto sopra riguardo alle lettere sotto riserva, per la stragrande maggioranza dei piccoli operatori postali privati in Italia non sarebbe cambiato tanto anche se la liberalizzazione fosse stata recepita come da direttive dell'Europa.
Inutile concludere dicendo che la liberalizzazione postale è solo una piccola modifica burocratica alla quale si dà particolare rilievo solo per interesse. Molto spesso da società di poste private viene strumentalizzata ed utilizzata come arma per attirare nuovi affiliati.

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