2 righe in più aggiunte alla bozza di legge precedente hanno cambiato molto per le aziende private.
SA
01/05/2011 | Luca Palermo | |
Nell´ambito del mercato nazionale dei servizi postali, la persistenza di una relazione tra Stato ed economia è intrinsecamente contraddittoria. | |
C´è una rinnovata attenzione per il tema di quale rapporto tra Stato ed economia possa favorire lo sviluppo del nostro sistema e consentire di cogliere le opportunità che sono offerte dall´unificazione e armonizzazione dei mercati. Di nuovo ci si pongono interrogativi riguardanti l´opportunità o meno di uno Stato interventista o comunque più presente nell´economia e tali dubbi incrociano alcune valutazioni sulla direzione degli interventi realizzati negli ultimi anni dall´attuale governo in specifici settori. Non è mia intenzione esprimere un giudizio di natura politica su temi di così grande rilevanza che riguardano l´economia nella sua dimensione di sistema. La mia recente esperienza alla guida di un´azienda privata direttamente interessata dal processo di liberalizzazione del proprio mercato di riferimento mi porta tuttavia a voler condividere una valutazione sull´esito di questo processo. L´impressione è che la nostra testimonianza possa aiutare a comprendere meglio come il contesto nel quale gli operatori economici in Italia definiscono e realizzano i propri progetti strategici non sia sempre l´esito di una ponderata valutazione del decisore pubblico sul rapporto tra Stato ed economia nella sua grande complessità e articolazione. L´esperienza di Tnt Post quale primo operatore privato sul mercato nazionale dei servizi postali, attivo in Italia dal 1998 ed impegnato dal 2006 nel lungo percorso verso la liberalizzazione del mercato che si sta finalmente chiudendo in queste settimane, porta verso una diversa valutazione: lo Stato italiano si è trovato a dover attuare la liberalizzazione del traffico delle merci e dei capitali condivisa a livello europeo e lentamente sta accettando di adattare alle esigenze del nuovo mercato quel complesso insieme di diritti, doveri e responsabilità che sono necessari alla crescita di ogni settore dell´economia come anche alla tutela degli interessi in gioco, sia pubblici sia privati. Tnt Post ha sperimentato direttamente come operatore privato e come parte di un Gruppo attivo in più Paesi europei, quali Olanda, Germania ed Inghilterra la persistenza di una relazione tra Stato ed economia intrinsecamente contraddittoria. La presenza dello Stato italiano nell´economia può essere molto forte, nel momento in cui sceglie di restare azionista di controllo di operatori economici con ruolo dominante sul mercato, come è il caso di Poste italiane (che opera, tra l´altro, in tre distinti mercati con alto livello di regolamentazione). Contemporaneamente può essere molto debole, se non "carente", qualora non affronti con adeguata convinzione il problema di un conflitto di interessi tra il ruolo di azionista di controllo e il ruolo di regolatore in mercati che si stanno aprendo alla concorrenza, come è appunto il caso del nostro mercato; non si impegni nel definire e nel far rispettare le regole del gioco necessarie per garantire una sana concorrenza nel rispetto degli interessi di tutti gli attori in campo che, nel caso del mercato postale, sono numerosi e di diverso peso economico. Solo recentemente e con qualche mese di ritardo rispetto alla scadenza condivisa a livello europeo, si è arrivati in Italia alla definizione univoca dell´insieme di norme attese da tutti gli operatori del mercato postale. Queste includono: regole per la tutela di interessi pubblici, attraverso una nuova disciplina del servizio universale e la sostenibilità dei costi; regole per il completamento del mercato unico dei servizi postali, mediante la riduzione dell´area di riserva e regole per l´attuazione di forme leali di concorrenza, attraverso l´istituzione dell´Agenzia per la regolamentazione del settore. L´opinione dichiarata di Tnt Post in merito è positiva: finalmente l´esistenza di norme certe, un quadro di riferimento chiaro all´interno del quale potersi muovere, quanto più in linea possibile con le indicazioni prodotte in ambito comunitario. Nella revisione delle regole del gioco, che era l´unico ambito in cui ci si poteva attendere un intervento favorevole alla creazione di migliori condizioni di concorrenza (essendo preclusa l´ipotesi della privatizzazione di Poste), ancora resta molto da fare, nell´ottica della miglior definizione dei meccanismi di attuazione delle modalità di disciplina del mercato. Il nostro auspicio è dunque che si possa arrivare in tempi brevi ad un maggiore equilibrio tra le diverse dimensioni dell´intervento dello Stato nell´economia, affinché aspetti strutturali e aspetti normativi possano sostenere, in modo armonico e sinergico, crescita e innovazione. fonte www.formiche.net |
Il mondo dei subappalti, un potenziale rischio
Davanti alla scoperta delle infiltrazioni della malavita nel mondo del subappalto postale e davanti al completamento della liberalizzazione, il primo fenomeno potrebbe trovare nel secondo un ambiente adeguato per crescere? A porsi il quesito sono stati otto senatori in una interrogazione a risposta scritta il cui primo firmatario è Luigi Vimercati (Pd). Interrogazione destinata ai ministri dell'Interno Roberto Maroni e dello Sviluppo economico Paolo Romani.
Nello svolgimento della propria attività in Lombardia, Tnt global express (ex Traco spa) "ha concesso in subappalto -ricorda il documento- alcuni dei propri servizi di recapito di plichi a consorzi e cooperative di trasporto; secondo quanto emerge dall'ordinanza di custodia cautelare del giudice per indagini preliminari Giuseppe Gennari, eseguita in data 14 marzo nei confronti di 35 presunti appartenenti alla 'ndrangheta, la malavita organizzata avrebbe assunto il controllo di questi servizi da almeno due anni; dalle notizie emerse nel corso della conferenza tenuta nella Procura di Milano, nessun funzionario della Tnt è stato indagato".
"Secondo l'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia, sembra che ad organizzare il business della consegna della posta fosse, in particolare, la famiglia del presunto boss Giuseppe Flachi; da alcune intercettazioni tra lo stesso Giuseppe Flachi con il figlio emerge che la criminalità organizzata ha infiltrazioni da almeno un ventennio nella società di spedizione e consegne pacchi in Lombardia".
"I rischi di infiltrazione della malavita nei servizi di recapito delle missive -è la conclusione- potrebbero aumentare sia per quanto concerne l'incumbent (ossia Poste italiane, ndr) sia relativamente agli operatori alternativi". Per questo è stato domandato ai rappresentanti del Governo "di sapere quali iniziative si intenda adottare per evitare che la criminalità organizzata estenda la propria influenza nel sistema dei subappalti nel mercato postale, in particolare modo nella fase di completamento della liberalizzazione del settore".
Intanto, il Tribunale di Milano ha commissariato per sei mesi alcune filiali lombarde della società coinvolta, con l'obiettivo di confiscarle o restituirle una volta sanate. "Tnt express Italy -spiega un comunicato dell'operatore- tiene a precisare che la decisione della Magistratura è pienamente in linea con le scelte dell'azienda che intende ribadire la propria volontà di creare, con ogni mezzo, barriere a possibili comportamenti estranei all'etica commerciale che da sempre l'ha contraddistinta".
BELLUNO - Che sia un periodo difficile, ce n'era il sospetto. Ma che il Comune di Belluno fosse addirittura «deceduto», questa proprio mancava. Eppure è la risposta che le Poste di Belluno hanno dato a Stefano Giop, presidente della società che organizza la Santa Klaus Running nel capoluogo.
La settimana scorsa, per chiudere la pratica relativa al contributo per la manifestazione, Giop spedisce con raccomandata al Comune di Belluno tutta la documentazione relativa all'evento. Lunedì Giop si ritrova nella cassetta delle lettere la cartolina color senape che lo invita a recarsi all'ufficio postale a ritirare una raccomandata. Quando ieri si presenta allo sportello, gli viene data una busta che assomiglia molto a quella che aveva spedito al Comune. Apre ed in effetti è proprio lei: dentro c'è tutta la documentazione spedita. Non capisce. Guarda con attenzione la busta e trova l'adesivo del postino con scritto «Restituita al mittente perché il destinatario è deceduto». «Non credevo ai miei occhi - commenta Giop sorridendo - Il sindaco non sarà contento di sapere che il Comune è deceduto...».
fonte: www.gazzettino.it
Tempo di novità per Poste Italiane: il sito si rinnova e conquista una veste grafica tutta nuova per rendere la fruizione dei servizi online più semplice ed intuitiva da parte dei 5 milioni di utenti che ogni mese approdano sulle sue 7.400 pagine. Ad oggi si contano oltre 6 milioni di utenti registrati tra privati e imprese. Ma non è tutto, Poste Italiane strizza l'occhio al web 2.0 e sbarca su Facebook.
L'obiettivo è migliorare il rapporto con gli utenti, mediante una comunicazione immediata e semplificata. La navigazione del sito risulta migliorata, portando il portale web di Poste Italiane a diventare un vero e proprio ufficio postale virtuale.
Le tre macrosezioni - "Privati", "Professionisti e PMI", "Imprese e Pubblica Amministrazione" - indirizzano subito l'utente verso i prodotti ed i servizi di proprio interesse.
È quindi possibile accedere velocemente a servizi offerti per effettuaretrasferimenti di denaro, pagare i bollettini, inviare Raccomandate e Telegrammi, pagare Ici, multe e canone Rai e molto altro ancora.
È anche possibile effettuare una ricerca di tutti gli uffici postalipresenti sul territorio, basta inserire il nome della località di interesse o il CAP di riferimento per ottenere la lista degli uffici postali è infatti possibile conoscere l'ufficio postale più vicino tra i 14 mila presenti sul territorio italiano. Completano l'informazione ottenuta le indicazioni sugli orari ed i servizi offerti dall'ufficio in esame.
Utilissimo anche il servizio di monitoraggio, chiamato "Dovequando", che permette di tenere sott'occhio in ogni momento la data e l'ora della consegna di raccomandate, assicurate, PostaCelere e pacchi inviati.
Ma la novità più interessante riguarda lo sbarco di Poste Italiane sulsocial network fenomeno degli ultimi anni: Facebook. All'interno del sito è infatti presente il link alla pagina istituzionale sulla nota rete sociale che permette di rimanere sempre aggiornati su novità e curiosità sul Gruppo. Un modo tutto nuovo e moderno per relazionarsi con il proprio pubblico, dimostrando di essere al "passo con i tempi".
di Alessandro Vinciarelli
"...sono venuto a conoscenza che non ci troviamo di fronte ad una libera concorrenza, ma bensì ad una libera cessione dei servizi fatta da POSTE ITALIANE a TNT POST, un contratto stipulato ai vertici all'oscuro dei dipendenti, postini ed impiegati, che competono come burattini..."
<<TNT Post è un'azienda leader in un settore dove il servizio al cliente è affidato in prima linea alla professionalità e all'efficienza dei propri dipendenti. Mantenere questo livello di servizio significa garantire che la preparazione delle nostre persone sia sempre ai massimi livelli.>>
Queste sono le parole sul sito dell'azienda leader nel settore della logistica. TNT Post fa parte del Gruppo multinazionale olandese TNT N.V, nasce in Italia nel 1998 attraverso successive acquisizioni di agenzie private di recapito (tra cui lo storico marchio milanese Rinaldi L'Espresso) e altre società di produzione e servizi del settore. Questo servizio è ormai presente sull'intero territorio italiano, dalla Sicilia alla Lombardia. La delocalizzazione da più di 1 anno a questa parte sta avendo uno sviluppo sempre maggiore, grazie anche alle nuove liberalizzazioni del mercato. Ma sarà veramente così? Tnt Post è uno dei primi e più pericolosi concorrenti di Poste Italiane?
E' un ragazzo di 23 anni a raccontarci la sua esperienza di un anno, a Como, presso Servive Post S.r.l., agenzia che ha preso l'appalto da TNT Post sul territorio comasco, sia in città che nei comuni limitrofi, nel novembre 2009.
"Ho lavorato per un anno col mio mezzo di trasporto e benzina a mie spese. Sotto il sole, con la neve e la pioggia, senza neanche vestiario e borse decenti per riparare me e le lettere dall'acqua." Parole che dimostrano disorganizzazione, ma anche illegalità nell'uso del proprio mezzo non consono al servizio, diritto ormai ottenuto dal fattorino più di 20 anni fa.
"La cosa che più mi faceva arrabbiare, però, era il contratto, assolutamente irrispettoso ed indegno per qualsiasi lavoratore; per questo la ditta a Como cerca di assumere personale extracomunitario che non è solito a lamentele e soprattutto si accontenta anche di lavorare in nero".
Lavoro nero, perché è questo che si camuffa dietro il contratto. I portalettere ricevono una busta paga in cuil'80-90% del totale netto viene indicato sotto la voce -Trasferta -, che come tutti sappiamo spetterebbe ad un dipendente che usa il mezzo aziendale per viaggi di lavoro, sottraendo così, all'ipotetico imponibile, i contributi.
"Lavoravo dalle 6 alle 12 ore al giorno quando il flusso di corrispondenza lo richiedeva. Il contratto, se così lo si può chiamare, prevede un pagamento a cottimo, 10 cent a lettera, più la retribuzione di 2 ore giornaliere al minimo sindacale di un contratto multiservizi, non riconosciuto da CGIL, CISL e UIL, che non viene utilizzato neanche dalle cooperative, perchè su un monte di 8 ore giornaliere si arriverebbe a percepire 600-700 euro netti al mese".
Solo due ore al giorno regolarmente stipendiate: 1/4 di ferie, malattie, tredicesima, liquidazione e contributi per la disoccupazione. Retribuzione a cottimo, come per la raccolta di arance e pomodori, solo che in questo caso si tratta di distribuzione di lettere ed il settore è il terziario. Tutto questo, molto probabilmente, per incentivare la celerità nella consegna, un fattore inversamente proporzionale a qualità e sicurezza del lavoro. Ogni anno decine di fattorini sono vittime di gravi incidenti, alcuni dei quali mortali: un ricordo particolare per Roberto Scavo, ragazzo vent'enne comasco, morto il 10 Marzo 2008 mentre adempiva il contratto trimestrale con Poste Italiane. Come riconoscenza del suo sacrificio, di lavoratore precario, i familiari hanno ricevuto una "modesta" cifra di 1700 euro, utile a coprire, in parte, i costi della sepoltura.
"Consegniamo posta, ordinaria e raccomandata, molto delicata: documenti di quasi tutte le banche, assicurazioni di ogni tipo, bollette, fatture d'importantissime società di telecomunicazione e posso assicurare che vista la disorganizzazione ed il malumore dei dipendenti, il servizio è veramente scadente. La posta è quasi sempre consegnata in ritardo ed in alcuni comuni, quelli più scomodi, come il comune di Brunate, si arriva a ricevere la posta massimo 1 volta al mese. In particolare ci sono parecchie lamentele per quanto riguarda la raccomandata: gli utenti dei comuni che devono ritirarla in ufficio, sono obbligati a recarsi all'unico ufficio in centro città e percorrere anche più di 15 Km, da zone come Lurate Caccivio ed Erba."
Se in città della Lombardia la situazione è questa, come può essere la qualità del lavoratore e del servizio in luoghi dove la precarietà è più alta e la densità della popolazione è più bassa, come in Sicilia o in Sardegna per esempio?
Questa è la realtà del "portalettere del futuro", la libertà che il lavoratore, in questo caso il fattorino, ha ottenuto grazie alla liberalizzazione del mercato della corrispondenza. Disoccupato dal 1° di gennaio, perchè ha deciso di rifiutare UN altro anno (obbligatorio) a tempo determinato alle medesime condizioni; la rabbia dell'ex dipendente non finisce qui: "Contattando sia CISL che CGIL sono venuto a conoscenza che non ci troviamo di fronte ad una libera concorrenza, ma bensì ad una libera cessione dei servizi fatta da POSTE ITALIANE a TNT POST, un contratto stipulato ai vertici all'oscuro dei dipendenti, postini ed impiegati, che competono come burattini. Ma forse di questo sarà meglio parlarne un'altra volta.
TNT post: sure we can... Sure?! Ma de ché??
fonte: www.agoravox.it
di Michele Donà (sito)