sabato 30 aprile 2011

L´importanza della (leale) concorrenza

01/05/2011 | Luca Palermo
Nell´ambito del mercato nazionale dei servizi postali, la persistenza di una relazione tra Stato ed economia è intrinsecamente contraddittoria.
C´è una rinnovata attenzione per il tema di quale rapporto tra Stato ed economia possa favorire lo sviluppo del nostro sistema e consentire di cogliere le opportunità che sono offerte dall´unificazione e armonizzazione dei mercati. Di nuovo ci si pongono interrogativi riguardanti l´opportunità o meno di uno Stato interventista o comunque più presente nell´economia e tali dubbi incrociano alcune valutazioni sulla direzione degli interventi realizzati negli ultimi anni dall´attuale governo in specifici settori.
 
Non è mia intenzione esprimere un giudizio di natura politica su temi di così grande rilevanza che riguardano l´economia nella sua dimensione di sistema. La mia recente esperienza alla guida di un´azienda privata direttamente interessata dal processo di liberalizzazione del proprio mercato di riferimento mi porta tuttavia a voler condividere una valutazione sull´esito di questo processo.
L´impressione è che la nostra testimonianza possa aiutare a comprendere meglio come il contesto nel quale gli operatori economici in Italia definiscono e realizzano i propri progetti strategici non sia sempre l´esito di una ponderata valutazione del decisore pubblico sul rapporto tra Stato ed economia nella sua grande complessità e articolazione.
L´esperienza di Tnt Post quale primo operatore privato sul mercato nazionale dei servizi postali, attivo in Italia dal 1998 ed impegnato dal 2006 nel lungo percorso verso la liberalizzazione del mercato che si sta finalmente chiudendo in queste settimane, porta verso una diversa valutazione: lo Stato italiano si è trovato a dover attuare la liberalizzazione del traffico delle merci e dei capitali condivisa a livello europeo e lentamente sta accettando di adattare alle esigenze del nuovo mercato quel complesso insieme di diritti, doveri e responsabilità che sono necessari alla crescita di ogni settore dell´economia come anche alla tutela degli interessi in gioco, sia pubblici sia privati.
 
Tnt Post ha sperimentato direttamente come operatore privato e come parte di un Gruppo attivo in più Paesi europei, quali Olanda, Germania ed Inghilterra la persistenza di una relazione tra Stato ed economia intrinsecamente contraddittoria. La presenza dello Stato italiano nell´economia può essere molto forte, nel momento in cui sceglie di restare azionista di controllo di operatori economici con ruolo dominante sul mercato, come è il caso di Poste italiane (che opera, tra l´altro, in tre distinti mercati con alto livello di regolamentazione). Contemporaneamente può essere molto debole, se non "carente", qualora non affronti con adeguata convinzione il problema di un conflitto di interessi tra il ruolo di azionista di controllo e il ruolo di regolatore in mercati che si stanno aprendo alla concorrenza, come è appunto il caso del nostro mercato; non si impegni nel definire e nel far rispettare le regole del gioco necessarie per garantire una sana concorrenza nel rispetto degli interessi di tutti gli attori in campo che, nel caso del mercato postale, sono numerosi e di diverso peso economico. Solo recentemente e con qualche mese di ritardo rispetto alla scadenza condivisa a livello europeo, si è arrivati in Italia alla definizione univoca dell´insieme di norme attese da tutti gli operatori del mercato postale.
Queste includono: regole per la tutela di interessi pubblici, attraverso una nuova disciplina del servizio universale e la sostenibilità dei costi; regole per il completamento del mercato unico dei servizi postali, mediante la riduzione dell´area di riserva e regole per l´attuazione di forme leali di concorrenza, attraverso l´istituzione dell´Agenzia per la regolamentazione del settore.
 
L´opinione dichiarata di Tnt Post in merito è positiva: finalmente l´esistenza di norme certe, un quadro di riferimento chiaro all´interno del quale potersi muovere, quanto più in linea possibile con le indicazioni prodotte in ambito comunitario.
Nella revisione delle regole del gioco, che era l´unico ambito in cui ci si poteva attendere un intervento favorevole alla creazione di migliori condizioni di concorrenza (essendo preclusa l´ipotesi della privatizzazione di Poste), ancora resta molto da fare, nell´ottica della miglior definizione dei meccanismi di attuazione delle modalità di disciplina del mercato.
Il nostro auspicio è dunque che si possa arrivare in tempi brevi ad un maggiore equilibrio tra le diverse dimensioni dell´intervento dello Stato nell´economia, affinché aspetti strutturali e aspetti normativi possano sostenere, in modo armonico e sinergico, crescita e innovazione.

1 commento:

  1. Il sig. Luca Palermo dovrebbe occuparsi maggiormente di lealtà e correttezza nei confronti degli addetto al recapito che ogni giorno rischiano la vita nelle strade italiane per recapitare la corrispondenza dei suoi clienti.I veri motori della fabbrica,i postini dell'azienda di cui è AD il sig.Palermo vengono obbligati a contratti con fantomatiche cooperative partner che non garantiscono per loro natura stabilità e dignita lavorativa ai dipendenti.All'interno della liberalizzazione del mercato la soluzione strategica di Tnt post per rimanere concorrenziale è continuare a competere andando al risparmio sul costo diretto e indiretto dei poveri lavoratori, che si vedono così privati ormai da anni dei loro diritti fondamentali di portalettere e costretti magari ad aprirsi una partita iva accollandosi di fatto ulteriori spese che spetterebbero all'azienda.Chissà come mai quando è saltato fuori lo scandalo delle cooperative tnt express gestite dalla 'ndrangheta sempre il Sig.Palermo ha dichiarato che la tnt post "opera in totale autonomia attraverso una propria organizzazione e un proprio modello distributivo"? I dubbi e le domande nascono spontanee...A chiunque.

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