giovedì 7 aprile 2011

Poste Italiane: Rincaro pacchi postali, ma...

Oggi voglio spendere 2 righe sull'articolo apparso su www.altroconsumo.it e supportato da www.iljournal.it dove si parla di rincaro dei pacchi postali.
So bene quanto sia visto negativamente il servizio e i prezzi di Poste Italiane, ma bisogna obbiettare fino ad un certo punto.
Nello specifico si parla del servizio Pacco Celere 3. L'articolo non approfondisce affatto il problema e crea un'immagine negativa di Poste senza una realtà significativa dietro. Infatti il famoso rincaro è dovuto al semplice fatto che è stata introdotta l'IVA sui servizi fuori riserva del servizio universale. Chi ha studiato sa bene che 9,10€+IVA sono 10,92€ quindi l'aumento è stato di appena 0,48€. Il tutto non è da imputare a Poste Italiane. Con la liberalizzazione, Poste può mantenere determinati benefici (quali l'esenzione iva e i finanziamento del fondo di compensazione) solo sui prodotto in riserva, e qui ricordo che in termini di pacchi esiste il pacco ordinario a 7€ (che poi non si riesca a reperire il modello negli uffici postale è altro discorso). Per lo stesso motivo è stato aumentato il Pacco Celere 1. Introdotta l'IVA e riconsiderato il prezzo sulla base dei reali costi da sostenere (senza supporti e finanziamenti del servizio universale).
In conclusione il prodotto per spedire esiste: il pacco ordinario. Poi se si ha bisogno di un servizio in 1 giorno si deve pagare una somma adeguata e penso che i prezzi proposti da Poste Italiane siano nella media. Personalmente penso che l'articolo apparso, sul quale dibattevo nelle prime righe sia piuttosto superficiale e anche in ritardo (i rincari risalgono a diversi mese fa).

SA

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