MILANO (MF-DJ)--Per Poste I. e' stato come segnare un gol in zona Cesarini, o per la
verita', come segnarlo gia' dentro il tunnel che riporta agli spogliatoi.
Il decreto legislativo 13 marzo 2011, scrive MF, differisce di pochissimo, appena due righe,
dal testo esaminato e licenziato circa un mese fa dal Consiglio dei ministri, ma quelle due
righe pesano non poco sui conti del gruppo guidato dal riconfermato Massimo Sarmi.
Il dlgs riscrive le norme di liberalizzazione del mercato postale secondo le direttive Ue. Nel
testo esaminato dal consiglio dei ministri, a differenza delle precedenti bozze circolate in
Parlamento, tra le riserve lasciate al gruppo pubblico risultava solo la consegna in
esclusiva degli atti giudiziari e non si parlava piu' di consegna delle contravvenzioni al
codice della strada, un mercato su cui, da tempo, avevano messo gli occhi gli operatori
privati.
Nel testo pubblicato in Gazzetta, e quindi gia' operativo, pero' appaiono le due righe
in questione, che pure nel solito modo criptico dei documenti burocratici,
restituiscono a Poste l'esclusiva.
Restano, infatti, agli uomini di Sarmi "i servizi inerenti le notificazioni a mezzo posta di cui
all'articolo 201 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285".
Il decreto contiene anche un'altra importante novita': istituisce l'Agenzia nazionale di
regolamentazione del settore postale, che dovra' vigilare sul nuovo mercato liberalizzato.
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